Il viaggio del Gennaio 2013 aveva tra gli scopi principali quello di verificare il risultato della trasformazione che BaSE ha avuto nel corso degli anni 2011 e 2012.
Dopo la morte di P. Giovanni, avvenuta nell’Ottobre ’09, nel viaggio dell’inverno 2010 abbiamo concordato con i Saveriani e con i responsabili dei vari gruppi di la scelta di non lasciare cadere l’esperienza di BaSE, ottenendo l’impegno temporaneo di P. Lorenzo Valoti a tenere le fila dell’attività.
Alla fine del 2010 abbiamo presentato a Fondazione Cariplo un progetto per rafforzare e rilanciare la struttura di BaSE, progetto che prevedeva:
° 3 diverse iniziative di formazione per le donne
(inglese e informatica, moda, gestione
imprenditoriale e qualità);
° Fornitura di attrezzature (macchine da cucire,
lavatrici, ferri da stiro, computer, etc);
° Costituzione di un fondo di rotazione per
l’acquisto delle materie prime per il lavoro
artigianale;
° Ristrutturazione del magazzino di Khulna,
poi trasformata nella scelta di realizzazione
di un nuovo magazzino.
L’attuazione del progetto ha innanzitutto visto la presenza in Bangladesh per 4 mesi nell’estate 2011 di un giovane e valido neo-laureato della Bocconi, Davide Daniele, che ha dato una decisa svolta anche sotto il profilo organizzativo e contabile, trasformando BaSE in una organizzazione interamente governata e diretta dai bengalesi, con P. Lorenzo Valoti, Benedetto Abbiati e Angela Gomes (autorevole responsabile della ONG bengalese “Banchte Shekha”) nel ruolo di semplici supervisori.
In secondo luogo è stato importante lo stage che Rossana Vittani, stilista di Como con precedenti esperienze di collaborazione con BaSE, ha condotto nell’autunno 2011 con una decina di studenti della Scuola di Moda NABA di Milano, che avevano svolto una specifica preparazione a tal fine.
Nel viaggio di inizio 2012 abbiamo completato altri interventi, avviando il 3° training e consegnando le attrezzature ai diversi gruppi; abbiamo inoltre studiato la possibilità di realizzare il nuovo magazzino in una porzione della proprietà dei Saveriani a Khulna (loc. Maniktola). Questo intervento aveva anche lo scopo di sbloccare una situazione non trasparente e “incagliata” con il vecchio magazzino (e con il relativo magazziniere). Nel corso della primavera è stato sviluppato il progetto, raccolti i preventivi, ottenute le autorizzazioni, e all’inizio di Giugno sono iniziati i lavori di realizzazione.
Il giorno 22/01/13, alla presenza dei rappresentanti di tutti i gruppi di produttori e con la partecipazione del Vescovo di Khulna, sono stati solennemente inaugurati i primi 2 edifici del nuovo magazzino, che hanno avuto un costo di circa 20.000 € aggiuntivi rispetto agli 8.000 € messi a disposizione dal progetto con Fondazione Cariplo; nei giorni successivi è stato deciso il completamento dell’iniziativa, con la realizzazione del terzo edificio e le sistemazioni esterne, che comporteranno un ulteriore costo per circa 12.000 €.
Oltre a ciò, nel corso del viaggio del Gennaio 2013 sono stati analizzati e verificati i conti di BaSE, si sono discusse le residue problematiche organizzative, sono stati incontrati 10 Gruppi di produttori, sono stati sviluppati e discussi alcuni nuovi prodotti.
Il rapporto con le persone, che hanno conosciuto P. Giovanni e che conoscono Lidia, Nica e noi ormai da diversi anni, è sempre intenso e commovente.
La valutazione complessiva che ci siamo fatti è che la transizione dal controllo ferreo di P. Giovanni alla autogestione sia abbastanza ben avviata, soprattutto grazie all’intelligenza e alla dedizione del Direttore Shourove, sia pure con alcune problematiche residue.
In primo luogo la diminuzione degli ordini dall’occidente, causata dalla generalizzata crisi economica oltre che dalla perdita dei numerosi contatti tenuti direttamente da P. Giovanni, sta indebolendo la consistenza e la vitalità di alcuni gruppi, che non hanno lavoro da diversi mesi.
In secondo luogo alcuni degli operatori di BaSE non hanno ancora piena consapevolezza della responsabilità che hanno verso le donne svantaggiate che operano nei diversi gruppi; questo genera alcuni comportamenti non condivisibili, come ad esempio l’abbandono, comunicato senza preavviso e senza disponibilità a rinvii, della giovane Lipi Pandey incaricata del coordinamento dei gruppi.
Oltre al rafforzamento economico ed organizzativo di BaSE, occorrerà quindi lavorare perché si recuperino e si rafforzino le motivazioni solidaristiche per cui BaSE è stata creata ed esiste.
Nel corso del viaggio abbiamo svolto altri compiti essenziali in rappresentanza della Associazione Solidarietà Terzo Mondo:
° Abbiamo distribuito ai diversi destinatari i contributi per i 7 progetti di adozione scolastica che sosteniamo ormai da 17 anni e per il Centro di riabilitazione per bambini disabili di Jessore, per un ammontare complessivo di 18.000 €
° Abbiamo avviato la attuazione del progetto “100 storie ricamate”, che dovrebbe vedere il coinvolgimento di 5 scuole di diverse realtà del Bangladesh, e di gruppi di donne del ricamo.
Marianna e Benedetto
25 FEBBRAIO 2013
In questa sezione proponiamo tutte le notizie relative alla Cooperativa LA BOTTEGA DELLA SOLIDARIETÀ.