Chi siamo

Cooperativa LA BOTTEGA DELLA SOLIDARIETÀ

Le volontarie e i volontari dell’Associazione Solidarietà Terzo Mondo si dedicano alla gestione della Bottega della Solidarietà, all’importazione dei prodotti artigianali prodotti in Bangladesh dalle donne di BaSE e a tutte le attività connesse.

Ma il loro impegno non si ferma qui.

Nel corso di questi 25 anni la Bottega e l’Associazione sono diventati il punto di riferimento per una serie di altre attività, tutte rivolte a sostenere, diffondere e praticare concretamente i principi e i valori della solidarietà, della pace, del consumo critico, del rispetto per l’ambiente.

Possiamo ricordare alcuni concerti e spettacoli teatrali proposti in questi anni: dalle memorabili esibizioni di Nicola Scarano con i suoi strumenti provenienti da ogni dove, al recente spettacolo su Billie Holiday con Nadia Braito, Giuseppe Grillo della Berta e Maria Boscacci, con coreografie di Federica Esposito, dal “Jhoan Padan a la descoverta de le Americhe”, portato in scena dall’istrionico Mario Pirovano, collaboratore di Dario Fo, al teatro sociale della compagnia Itineraria con H2Oro e Q.B. Quanto Basta.

Numerosissimi gli incontri pubblici e i dibattiti organizzati, da soli, con le altre Botteghe della Provincia o con altri soggetti come il Centro di Documentazione Rigoberta Menchù e altre realtà provinciali con esperti e testimoni delle diverse problematiche del Sud del mondo: dal convegno sul diritto al cibo e la sovranità alimentare, all’incontro sul tema del lavoro delle donne alle numerose occasioni di confronto con produttori del sud del mondo.

Un altro settore di attività a cui da sempre l’Associazione si è dedicata è quello legato alla diffusione della cultura del “Fair Trade” attraverso alcune mostre didattiche appositamente realizzate e diffuse; nel corso degli anni sono state presentate e fatte circolare in tutta Italia mostre sui tappeti di juta del Bangladesh, sugli arazzi ricamati con la tecnica “Nokshi Kantha” dalle donne bengalesi, sugli abiti da sposa realizzati con i sari ricamati a mano, sull'artigianato tessile focalizzato su una serie di grembiuli e vari articoli per la casa, sul riuso del sari.

Ma tra gli impegni principali dell’Associazione va sicuramente posto quello del sostegno, costante e sempre crescente dal 1995 e per questo ancora più prezioso, di “adozione scolastica” in Bangladesh; si tratta di progetti scolastici che sosteniamo con lo scopo specifico di consentire l’accesso all’istruzione a centinaia di ragazze e ragazzi delle caste più basse o delle famiglie più emarginate che altrimenti ne sarebbero esclusi:

  • l’alfabetizzazione dei ragazzi/e Dalit della missione di Chuknagar
  • la scolarizzazione dei tribali Munda della foresta del Sunderbon
  • il sostegno all’orfanatrofio di Satkira e ai ragazzi “fuori casta” di Borodol
  • le scuole itineranti di P. Renato Rosso, che seguono i ragazzi delle popolazioni nomadi che si spostano con le loro barche lungo i fiumi e i canali del Bengala, tra India e Bangladesh
  • la scolarizzazione delle ragazze adolescenti hindu assistite dalla Associazione Dalit

Negli anni più recenti l’Associazione si è impegnata a sostenere anche un centro di riabilitazione fisioterapica per bambini disabili, sempre situato in Bangladesh, dove il problema della disabilità è particolarmente penalizzante dal punto vista sociale.

L’Associazione supporta questi progetti con fondi raccolti tra i soci e simpatizzanti con un contributo complessivo di circa 18.000 – 20.000 euro/anno. Oltre all’attività vera e propria di raccolta fondi questi progetti vengono sostenuti anche attraverso l’attività di confezionamento di bomboniere e di coffee break (naturalmente con prodotti equi e solidali!) svolta con grande cura e passione da alcune volontarie dell’Associazione.

Ma il più impegnativo intervento dell’Associazione riguarda proprio il sostegno di BaSE, la struttura a cui fanno riferimento i diversi gruppi di donne che producono i cesti, i tappeti, i ricami che la Bottega importa ogni anno per alimentare il circuito virtuoso del commercio equo e solidale. Come si può immaginare, l’improvvisa scomparsa di padre Giovanni ha rischiato di interrompere l’attività di BaSE, facendo così fallire il progetto a cui P. Giovanni aveva dedicato la sua vita in Bangladesh, anche perché gli altri missionari Saveriani, coinvolti in numerose altre iniziative, non avevano né gli strumenti né la disponibilità per raccoglierne il testimone e proseguirne il ruolo di animazione.

L’occasione di un Bando di Fondazione Cariplo sul tema “Creare partnership internazionali per lo sviluppo” e la preziosa collaborazione di una professionista di Como, Rossana Vittani, che aveva in passato collaborato come partner commerciale con P. Giovanni e con i gruppi di donne di BaSE, ci ha offerto la possibilità di presentare e di attuare un progetto del titolo “Milano-Jessore A/R”. Questa iniziativa, culturalmente ambiziosa, organizzativamente complessa e finanziariamente impegnativa, ci ha consentito di sviluppare una serie di azioni che hanno visto:

  • la formazione e il reciproco scambio di competenze tra un gruppo di insegnanti e allievi delle scuole di moda di Milano e le donne artigiane di BaSE
  • il riordino organizzativo di BaSE e il suo consolidamento amministrativo e contabile, con la presenza continua di un giovane laureato italiano per diversi mesi
  • l’attuazione di altre iniziative di formazione a favore delle donne artigiane (inglese, computer, design e sviluppo prodotti, controllo qualità, etc.)
  • l’acquisto di attrezzature di produzione di cui i diversi gruppi avevano necessità (macchine da cucire, ferri da stiro, generatori, computer, etc.)
  • la formazione di un “fondo di rotazione” che consente ai diversi gruppi di BaSE l’acquisto delle materie prime necessarie per la produzione senza indebitarsi
  • l’avvio della realizzazione a Khulna di un nuovo magazzino per i prodotti realizzati dai diversi gruppi, che devono essere raccolti, imballati e preparati per la spedizione

Dopo un periodo di disorientamento e di difficoltà, BaSE acronimo di Bangladesh Shilpo Ekota Unione Artigiani Bangladesh, è interamente e autonomamente gestita da bengalesi ed è un'organizzazione di secondo livello socia di WFTO.

Speriamo di aver creato le condizioni perché l’impegno di P. Giovanni a favore delle donne e dei poveri del Bangladesh, che rappresenta il motivo per cui 25 anni fa si è costituita la nostra Associazione, non si interrompa a causa della sua scomparsa e prosegua nel segno della solidarietà. 

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Causale: "Adozione scolastica"

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